domenica 3 gennaio 2010

Anno Nuovo, cose nuove ma...inaudite sentirle dire da un parlamentare!


AUGURI DI UN SERENO 2010 CARI CONNAZIONALI 


QUESTO E' L'INIZIO DI UN ALTRO ANNO POLITICAMENTE ORRIBILE E SENZA LE RIFORME PROMESSE IN CAMPAGNA ELETTORALE

Indubbiamente siamo un Paese realmente democratico che gode di un alto tasso di libertà dell'informazione se un parlamentare, anzi di più, un euro-parlamentare si può impunemente permettere di prendere per i fondelli la maggioranza degli italiani, ritenendoli degli inutili idioti.



Non sono pazzo, non ancora, sono semplicemente un già pre-giudicato, per dirla in terminologia giuridica che va tanto di moda, che dice come la pensa in questo mare magnum internettiano, ed il leggere quanto ha scritto nel suo blog - e riportato da tutti i media nazionali e non -  il già ex pm Luigi De Magistris (scusate quest'altra tautologia, ma necessita), ora euro parlamentare per conto del suo già ex collega ed ora sodale,  Di Pietro, patron dell'IDV..., m'impone di ripubblicare il fine pensiero del già ex magistrato napoletano in maniera che si possa leggere senza tema di smentite. 
Questo ex pm ha anche scritto: "Bisogna tornare ad essere una nazione civile".
Ecco una delle sue innumerevoli falsità. Quale nazione non civile avrenbbe permesso a lui ed al suo sodale di vituperare la maggioranza dei suoi cittadine che non la pensano come lor signori ...  che vorrebbero il ritorno del tintinnio delle manette, dei suicidi in carcere, delle fughe all'estero... e lor signori al Governo in maniera giuridico-democratica.

Con questo metodo:


IL LODO DE MAGISTRIS

Scappare dai tribunali e dalla legge ad ogni costo? Lodo Alfano, Lodo Alfano Bis, Lodo Costa, processo breve, ddl intercettazioni, riforma della Consulta, ritocco del concorso esterno? Basta, siamo stanchi e c'è da chiedersi, citando Cicerone, per quanto tempo ancora questo novello Catilina abuserà della nostra pazienza. Forse sarebbe saggio che qualcuno proponesse veramente un Lodo, ma per salvare il paese da Berlusconi. Qualche idea me la sono fatta e in osservanza alla prassi inaugurata dal governo, lo chiamerei "Lodo de Magistris". Pochi punti da definire insieme e non serve nemmeno cambiare la Costituzione , perché approvato in sua difesa, e se anche ci fosse un referendum, credo passerebbe con grande consenso. La proposta di fondo è questa: garantiamo a Berlusconi la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze. Non c'è trucco e non c'è inganno: solo il bisogno di ritornare ad essere una nazione democratica e civile. Un volo di Stato -sembra gli piacciano tanto- con annesso Apicella e magari una graziosa signorina. Destinazione? Consigliamo le isole Cayman, che risultano affini persino ad uno dei tanti soprannomi che si è conquistato con anni di (dis) onorevole carriera: il caimano. Sarebbe per lui un modo per ritrovare, magari, anche qualche vecchio capitale messo in salvo all'estero. E se si annoia? Qualche cavallo e stalliere di fiducia li potrebbe trovare anche lì. Ci permettiamo di suggerire una sola accortezza: che non si chiamino Vittorio e non frequentino Marcello. Il rischio infatti è che anche alle Cayman la storia si ripeta: coppole e appalti nelle isole esotiche sarebbero indigeribili. Carta e tv liberate potranno riprendere a fare il loro dovere: informare sui fatti, gli stessi che da anni cerca di occultare perseguitando i giornalisti anche se pongono solo domande, cioè fanno il loro mestiere, ovviamente quelli che sopravvivono all'infezione dell' autocensura preventiva. Il Parlamento tornerebbe al proprio compito perché svincolato dalla sua agenda giudiziaria che oggi detta i temi, anzi il tema alle istituzioni: le necessità giudiziarie del fuggitivo da garantire prima di quelle degli italiani. La magistratura non più costretta agli assaliti quotidiani potrebbe dedicarsi senza timore alla missione che le spetta e le mafie non si sentirebbero più di poter spadroneggiare indisturbate. Per le casse dello Stato il guadagno sarebbe altissimo, per non parlare di quello dell'etica pubblica. Finito l'inquinamento di tutti gli ambiti economici e mediatici, il mercato finalmente alleggerito dalla cappa del suo conflitto di interessi, forse riprenderebbe a girare normalmente. E le somme ritrovate, anche con una lotta all'evasione certa, potrebbero essere investite nella formazione e nell'istruzione: una sorta di 8 per mille dell'antibelusconismo. Ma soprattutto noi non sentiremo più quel mantra che riecheggia dai contesti internazionali alle riunioni riservate e che vuole comunisti, bandiere rosse, manette impazzite accanirsi contro un solo uomo. Finalmente in questa patria liberata non ci saranno più scudi fiscali e lodi ad personam, decreti razzisti e leggi fondamentaliste, emendamenti che ridanno alle mafie ciò che lo Stato ha tolto loro. E noi? Noi semplicemente torneremo ad essere un paese normale, degno dell'Europa e della civiltà democratica. Fantascienza? Forse. Sicuramente la stessa a cui ci ha abituati con le sue dichiarazioni e le sue azioni politiche surreali: diciamo degne di un altro pianeta, se esiste.