lunedì 28 dicembre 2009

Periodo di feste = enormi barzellette: leggere per credere

Di strada ne ha fatta molta e molta altra ne vorrebbe fare ancora fino a diventare il primo presidente del consiglio ex pubblico ministero, ex poliziotto, ex operaio. Ma prima o poi i creduloni apriranno gli occhi e capiranno chi è veramente il molisano duro e duro e smetteranno di votarlo.


Vi riporto le sue due ultime esilaranti barzellette che ha propalato prima del Santo Natale. La prima dal suo blog personale e la seconda sotto forma di videolettera a Gesù Bambino e scusategli la modestia. Della video lettera vi riporto il testo per non costringervi a vederlo.




Carissimi,
l’anno 2009 volge al termine con un Paese economicamente, istituzionalmente e politicamente in ginocchio per via di un governo scellerato e di un’opposizione che non sempre ha fatto il suo dovere in modo compatto e senza indugi, critica che di certo non posso rivolgere all’ Italia dei Valori.



Il nostro partito è oggetto di attacchi furibondi, supportati da un muro mediatico compatto (nonostante sia tutti i giorni presente in tutti i telegiornali, ndb) che vuole confinarci all’opposizione perenne, temendo che il Paese comprenda che in noi c’è il seme di un’alternativa concreta a questa classe politica. Ogni occasione è stata buona nel 2009, e lo sarà in futuro, per porci in cattiva luce nei confronti dell’opinione pubblica perché temono la nostra integrità morale (quale? Quella che le permette di vivere, senza dar conto a nessuno, con il finanziamento pubblico mascherato da rimborso elettorale totalmente illecito - c'è stato un referendum in proposito -, ndb)che ci vede sempre con la schiena dritta e mai inclini a compromessi di comodo.



Il riscontro del nostro buon operato, però, lo raccogliamo continuamente nelle piazze, tra gli operai nelle fabbriche, e nella Rete che oggi ci vede interlocutori affidabili tra i partiti per il dialogo con i cittadini e la trasparenza della nostra azione politica (ah ah ah, lo vada adire ai suoi ex amici di "partito", ad iniziare da Elio Veltri per finire ad Achille Occhetto, ndb).



L’ultimo attacco è stato scagliato in seguito al gesto di un folle che ha ferito il Presidente del Consiglio. Alcuni organi di stampa e molti politici hanno montato una ingiustificata campagna politica e mediatica per individuare nella mia persona e nell’Italia dei Valori i mandanti morali che hanno armato quella mano. Nulla di strano in questa caccia alle streghe, se ciò accade è perché l’Italia dei Valori per tutto l’anno ha svolto il suo ruolo di opposizione denunciando con forza, senza far sconti neanche agli altri partiti d’opposizione, le nefandezze di un governo ogni volta che si volevano ridurre gli spazi della democrazia.(Se ogni giorno da ogni possibile tribuna si va ripetendo che al governo c'è un farabutto, un mafioso, un ladro, un tiranno, un fascista, uno stalinista, che bisogna odiarlo, abbatterlo, che è un nemico ecc. ecc.; e, con i nostri soldi, si pubblicano addirittura questi lodevoli pensieri su quotidiani internazionali, va a finire che qualche testa calda o diversamente abile mentalmente, vuole mettere in pratica i suoi desiderata o quelli dei suoi sodali, ndb).



Rivolgo a voi tutti i miei più sentiti auguri per queste feste, soprattutto a coloro a cui la crisi non ha lasciato neanche un panettone da tagliare, e aggiungo che vorrei mettere una promessa sotto l’albero di ciascuno: il rinnovato dell’impegno, anche per l’anno che verrà, nel contrastare ogni forma di prevaricazione delle istituzioni, ogni legge che possa portare alla privazione delle libertà individuali e costituzionali dei cittadini.



Un impegno insomma nel difendere la democrazia ed i valori più profondi dello Stato (come quelli di violare la volontà della maggioranza degli italiani che vogliono esattamente il contrario di quello che vorrebbe lei, ndb).



Auguri di Buon Natale.



Antonio Di Pietro



Testo del video: "Letterina di Natale per un 2010 di ricostruzione"

Caro Gesù Bambino,




fai in modo che l'anno prossimo torni un po' di libertà d’informazione e di democrazia partecipata nel nostro Paese (quindi lo vedremo non solo ad Annozero, nei vari telegiornali, ma in molte altre trasmissioni).
Da più parti dicono che nel nostro Paese c'è democrazia, c'è confronto, c'è dialogo. Anzi, adesso dicono che bisogna riaprire la stagione del dialogo.

E se la prendono con noi perché a questo tavolo del dialogo non ci sediamo.
Ma, caro Gesù Bambino, tu lo sai bene com'è fatto il diavolo. Tu lo sai bene che non ci si può fidare di lui. Tu lo sai bene che a un certo punto l'hai dovuto pure mandare via dal Paradiso per relegarlo all'inferno.
Perché con alcune persone, soprattutto con il diavolo, non si può dialogare. Perché si monta la testa. Pensa! Voleva perfino prendere il tuo posto! Capisci che cosa voleva fare il diavolo?
(Lui, invece, vuole prendere il suo,ndb)

Nel nostro Paese c'è “un diavolo” al Governo che pensa di usare le istituzioni solo per farsi gli affari suoi. (Esattamente come fa lui, chiedere a Elio Veltri ed agli altri ex amici, o al giornalista Facci,ndb)Che vuole addirittura cambiare la Costituzione perché nella Carta non è previsto che lui non può essere processato.
Nella Costituzione c'è scritto, invece, che “tutti devono essere uguali di fronte alla legge” (proviamo noi, semplici cittadini, a fare decine di querele e vediamo quanto tempo ci mettono gli ex colleghi dell'onorevole a darci la sentenza..., ndb) e che nessuno deve commettere reati.

Invece questo “diavolo” vuole che nella nostra Costituzione ci sia scritto che alcune persone (lui!) non possono essere processate, non che non possono commettere reati, intendiamoci.
Però lui questo lo chiama dialogo. E, come tu sai, caro Gesù Bambino, capita spesso che qualcuno abbocchi e dica: "Vabbé andiamo a dialogare".

Te lo immagini? Ricordi la storia di cappuccetto rosso? Avrebbe mai potuto dialogare con il lupo cattivo?
Ecco la preghiera che Ti faccio, caro Gesù Bambino: l'anno prossimo mettici in condizione di liberarci politicamente, attraverso l'esercizio democratico del voto, di questo diavolo al Governo.( aspetta e spera... come dice il vecchio proverbio, perché chi vide di speranze, disperato muore, ndb)

Soprattutto mettici in condizione di far comprendere ai cittadini italiani che non devono cadere nel trabocchetto dando il loro voto di fiducia a persone che fanno credere di fare il loro interesse, ma che in realtà fanno solo gli interessi propri (In pratica quello che sta facendo lei, caro onorevole, che da ex pm si faceva prestare macchine e soldi dagli amici, e che adesso, col voto di molti italiani per bene e non affatto vicini alle sue pseudo idee politiche, ma  col prosciutto sugli occhi,  compra case, a destra e a manca, compra terreni ad ettari per la sua tenuta agricola e via dicendo, ndb).

Gesù Bambino apri gli occhi a coloro che, invece di fare opposizione, decidono di fare inciuci con questa maggioranza.

Tu lo sai, Gesù Bambino, che il diavolo non porta da nessuna parte. Non si va in nessun luogo se entrambe le parti non sono mosse da buone intenzioni. E Tu sai meglio di me che nel Governo Berlusconi non ci sono buone intenzioni. Ci sono soltanto intenzioni di una massa di lobbisti, massonica, che utilizza le istituzioni per farsi gli affari propri (Lei, caro onorevole, non fa lobby assolutamente a favore dei suoi ex colleghi magistrati... vero?).

Ecco, questa è la letterina di Natale che consegno a Te, Gesù Bambino.

Apri gli occhi agli italiani prima che sia troppo tardi (Vero, aprigli gli occhi fino al punto da fargli guardare il vero Di Pietro, quello che veniva interrogato dal presidente del Tribunale di Brescia, ndb).

Tuo affezionatissimo, Antonio Di Pietro

P.S.:

Io, invece, caro onorevole, più modestamente, ho scritto una lettera alla Befana pregandola di portarmi due libri.
Il primo dal titolo: Di Pietro, la vera storia, di Filippo Facci.
Ed il secondo: Di Pietro e il giudice. L'interrogatorio al tribunale di Brescia, con audiocassetta, curato da  Galatolo R., Pallotti G.
Io sono più che certo che avrò quello che ho chiesto alla Befana. Per lei, invece, sono altrettanto certo che Gesù Bambino lascerà inascoltati i suoi desideri.
Ad maiora.