martedì 3 maggio 2011

Se lo dice il bolognese che li conosce bene...

Prodi bolla il PD: "Sciacalli. Litigano per eredità Ulivo."

Per i democratici di sinistra arriva la certificazione di malattia del Professore:
"Baruffe per il patrimonio lasciato dal partito."

Il Partito Democratico secondo Romano Prodi è un'enrome baruffa. Un caos totale. Un microcosmo dove tutti cercano di fregare gli altri. E se non c'erano particolari dubbi sulla scarsa salute (politica) dei democratici, la 'certificazione' di malattia rilasciata dal Professore fa sempre un certo effetto. "Quando uno è morto - spiega - gli eredi non fanno che litigare, e più grosso è il patrimonio che lascia, e più litigano". Con questa battuta Prodi ha risposto a chi gli chiedeva chi fossero e come si stessero comportando gli eredi politici di quello che fu l'Ulivo.

La sferzante valutazione è arrivata in occasione della presentazione del libro Dove andremo a finire, di Alessandro Barbano, pubblicazione che contiene otto interviste su quello che aspetta il nostro Paese a personalità come Sergio Romano, il guru della sinistra Umberto Eco, Giuliano Amato e Nicola Cabicco. Barbano ha incalzato Prodi sui temi di più stretta attualità, e poi, prevedibile, è giunta la domanda sulla 'eccezionale' parentesi dell'Ulivo. La risposta, questa inattesa, è stata accolta dalla platea - composta soprattutto da studenti - con un forte applauso.

Il professore ha poi spiegato come "il problema è tornare ad avere visioni di lungo periodo, avere un riformismo su temi concreti, a cominciare dal lavoro e dall'immigrazione. Invece nella politica di oggi è tutto concentrato su problemi più stretti, ma che non coinvolgono l'ansia di tutte le famiglie".

[Fonte]