mercoledì 8 dicembre 2010

Wikileaks e le notizie ignorate!

Dopo l'arresto di Julian Assage, creatore del sito "giornalistico" Wikileaks, i clamori delle sue rivelazioni hanno smesso d'occupare le prime pagine dei giornali nazionali sull'immaginario stress erotico-notturno di Berlusconi.
In pratica gossip trito e ritrito ma da prima pagina contro il "nemico" Berlusconi  per nascondere le vere NOTIZIE POLITICHE che potrebbero creare uno scompiglio nelle sinistre "DEMOCRATICHE E ILLUMINATE" nostrane.
A dirlo non è uno sconosciuto pinco pallo qualsiasi, bensì Edward Luttwak.

«Rivelazioni sulla vendita di Telecom creerebbero disagio all'Italia» 

Luttwak: 2il governo di centrosinistra scelse la trattativa riservata e bloccò la scalata degli americani al gruppo Raffaele Indolfi."

Professor Luttwak i file di Wiikileaks sono una bomba atomica sulla diplomazia? «Beh, si. Anche se sono convinto che alla fine la diffusione dei segreti non sarà la tragedia che si teme».

Lei dice? «Ma si, non sarà una tragedia perché nella quasi totalità si tratta di segreti di Pulcinella».

Solo fuffa, quindi? Ma è possibile che in 2 milioni e settecentomila files classificati come segreti non ci sia nulla di quello che già non si sappia.

«La diplomazia americana bolla tutto con il timbro segreto, anche quei messaggi, rapporti che tali non sono. Le faccio un esempio. Un funzionario dell'ambasciata a Roma fa la rassegna stampa ed evidenzia un articolo del suo giornale. Non c`è nulla di segreto, quelle notizie sono già a conoscenza dei lettori. Eppure quel funzionario archivia l'articolo apponendovi il bollo "secret". Un segreto che diventa "top secret" se quelle stesse notizie il funzionario non le ha apprese da un giornale, ma parlando con una persona. È così che funziona».

Ma allora l`agitazione che c`è in giro non si giustifica? «C`era agitazione anche alla vigila della pubblicazione dei 400mila files sull'Iraq e poi, cosa è successo? Un bel niente.

Quei segreti che dovevano danneggiare l`immagine dell`America hanno finito, invece, con il rafforzarla».

Come? «Facendo piazza pulita di tanti luoghi comuni, a comiciare da quello che si era fatta la guerra per il petrolio».

Enoneravero? «Le carte dimostravano che gli Usa non riuscivano nemmeno ad avere una commessa pedo sfruttamento di un pozzo petrolifero. Le carte dicevano che erano i cinesi ad avere la strada spianata sul petrolio».

Tuttavia se come lei dice è andata bene una volta, non è detto che vada bene anche la seconda. Perchè gli americani si sono preoccupati di contattare i Paesi loro amici e alleati? «Ma perché quelli che verranno fuori saranno segreti di Pulcinella, inutile dire che, se non una tragedia, è sicuro che provocheranno un grande imbarazzo».

E i segreti italiani? Per esempio che diranno quei file di Berlusconi? «Quello che già sanno tutti per averlo letto suo vostri giornali. E cioè che Berlusconi con la sua vita privata mette in crisi la stabilità del suo governo. Cioè sveleranno un segreto di Pulcinella».

Si parlerà anche di Gianfranco Fini? «Certamente. Si dirà che è uno molto professionale, una persona stabile. Ma si parlerà, forse, anche del cognato».

Della villa di Montecarlo? «Probabile e anche in questo ci risiamo con il segreto di Pulcinella».

I file coprono anche un periodo in cui al governo c`era il centrosinistra.
Quindi si parlerà anche di Prodi, D'Alema.

«Ovvio. Ma attenti, per l`Italia sarebbe un problema se venissero fuori le carte sulla vendita di Telecom Italia. Gli americani volevano entrare in Telecom Italia ed acquistarla. Volevano che il governo italiano, che era allora di centrosinistra, per la vendita di Telecom Italia indicesse un'asta pubblica e non scegliesse, come invece fece, la strada della trattativa riservata».


In questo caso Pulcinella non c'entra affatto.

«Eh, si. E qualche problema potrebbe esserci e nemmeno tanto piccolo».

Le verità Nella maggior parte dei casi si tratta di segreti di Pulcinella
 

Fonte: Il Mattino di lunedì 29 novembre 2010