domenica 7 novembre 2010

Soltanto un giornale calabrese ha pubblicato la notizia...



La notizia riportata ieri, 6 novembre 2010 dal quotidiano Calabria ora,  è passata sotto silenzio dalla "grande" stampa che ad ogni refolo di vento fa articolesse e fondi a non finire sulla giustizia negata. 
L'ex tutto Di Pietro ne è a conoscenza? 
Come si comporterà: dimetterà De Magistris dal suo partito? Il codice etico dell'IdV lo sancisce a chiare lettere. 

Quale accusa più grave di questa: " Indebitamente rifiutava di compiere un atto del suo ufficio che per ragioni di giustizia doveva essere compiuto senza ritardo e comunque nel termine dei sei mesi fissati dal GIP" può essere addebitata ad un pubblico ministero che si vantava e si vanta si essere un  paladino della giustizia?

Questo rinvio a giudizio fa il paio con la sentenza in cui il giudizio espresso sull'inchiesta Why not  dal giudice per le indagini preliminari, Abigail Mellace, che in una lunghissima motivazione della sentenza ha così descritto l'operato di De Magistris:  "un metodo di indagine profondamente distorto, volto alla ricerca dell'effetto politico e pubblicitario, privo di ogni serietà e professionalità."  
  
Cosa farà De Magistris adesso? 
Seguirà i dettami del codice etico del "suo" partito, l'IdV, che prevede, in teoria, le sue dimissioni da tuti gli incarichi che ha, ad iniziare dal seggio parlamentare europeo, per finire all'incarico di responsabile nazionale giustizia e sicurezza del partito? 
Di Pietro non appena veniva "indagato" di dimetteva. 
Ricordo a De Magistris che Di Pietro si dimise da ministro della Repubblica per essere stato inscritto nel registro degli indagati, non rinviato a giudizio come lui.
Si dimetterà da parlamentare, oppure continuerà a fare proclami sulla giustizia da applicare agli altri ma non a lui? 

[FONTE]