venerdì 12 febbraio 2010

Pillola di saggezza

Bocca sa che gli italioti hanno la memoria corta, ecco perché si può permettere di scrivere tali castronerie, come faceva, da giovane giornalista fascista, che ne scriveva anche di peggiori. Qui la prova.


Diritto & Rovescio
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Giorgio Bocca è un indignato speciale. Anche il suo ultimo libro minaccia sfracelli e apocalissi varie. Di un evento, Bocca, è certo per il semplice motivo che, secondo lui, si è già verificato: l'Italia è sotto il fascismo. Bocca se ne intende. Infatti, quando era studente universitario (e non un sbarbatello analfabeta) e quattro anni dopo le leggi anti-ebraiche, Bocca scriveva: «Sarà chiara a tutti... la necessità ineluttabile di questa guerra, intesa come ribellione dell'Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù». Uno che ha scritto queste infamie, in un paese normale, se ne starebbe defilato, con la coda tra le gambe per la vergogna.

Fonte: ItaliaOggi Numero 035  pag. 1 del 11/2/2010