mercoledì 17 marzo 2010

Dal sito Dagospia riporto l'incipit e la 1a lettera

Questa prima lettera che Dagospia ha pubblicato a commento dei suoi articoli,  la pubblico anch'io condividendone ogni parola.

HANNO INTERCETTATO SILVIO MENTRE AVVISAVA DI "BUTTARE LA PASTA" E NON M’ARRAZZO CHE AVVISAVA DI "PREPARARE LA VASCA"? - SEXY GAINSBOURG - GRAZIE DAGO, ANCHE SE UMANAMENTE MI STAI SUL CAZZO, FORSE – PERCHÉ CHIAMI SILVIO “PUZZONE”? HA MOLLATO PUZZETTE (QUELLE COSE CHE TU NON MOLLI MAI SE NON SCRIVI) IN TUA PRESENZA?...

Riceviamo e pubblichiamo:

 Lettera 1
 
  
Caro Dago, ti ricordi quando Scalfari e Repubblica, influenzavano la politica e le nomine dei boiardi? Ti ricordi quando la BBC e i giornali stranieri venivano considerati come il "Verbo"? Ebbene, nel giro di 10 anni, grazie a Internet, alla Cina, a Silvio e alla Nuova Russia; BBC, Repubblica, Liberation ecc. Se ne possono tranquillamente andare a quel Pais.

Nel suo piccolo Dagospia, ci ha insegnato a capire come ogni riga scritta sui giornali ha un preciso intento e che anche trasmissioni apparentemente oneste come Report, siano formidabili strumento di propaganda e lotta politica (ritirerò questa affermazione quando Report farà 4 puntate monografiche sul "sistema coop-regioni rosse").

Altre cose ci hai fatto capire. Ci hai fatto capire che nel mondo dell'alta finanza si è conservatori in patria e progressisti all'estero. Da questo si evince che in Italia l'alta finanza non esiste. Il grande Pizzi li ha ripresi tutti con il cappello in mano e la kippah in testa (buona questa è Dago?). Come se i poteri forti d'oltreoceano non sapessero già che possono disporne come vogliono. Questi valvassori si sentono in diritto di dirci che: "quello che è mio è mio, quello che è tuo è anche mio".

Ci hai spiegato che tutte le solidarietà hanno sempre un po' di pelo e chi fa del bene veramente non va mai in televisione, magari a vomitare contro i soldi per poi chiedere soldi come Ginetto Strada o qualche prete untuoso. Grazie Dago, anche se umanamente mi stai sul cazzo, forse.