giovedì 4 marzo 2010

In Svizzera i procuratori della confederazione sono sotto controllo politico: nessuno scandalo!

Il controllo sulla procura e sui tribunali passa dal governo al parlamento. 
Questa notizia in Italia avrebbe comunque fatto gridare i soliti personaggi, Di Pietro & C., alla dittatura, allo stato di polizia ecc. Ma poiché succede nella democratica Svizzera nessuno ne parla, né la si porta come esempio di democrazia compiuta.


Sarà il Parlamento, e non più il Consiglio federale, ad avere il controllo sul Ministero pubblico della Confederazione (MPC): oltre ad eleggere il procuratore generale della Confederazione, nominerà l'autorità indipendente incaricata di sorvegliare l'organo. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale (88 voti contro 81), allineandosi al modello elaborato dal Consiglio degli Stati, in precedenza rifiutato. Non sarà più dunque il Governo a scegliere il procuratore generale e a controllare la procura insieme al Tribunale federale.

Un'autorità indipendente e composita sorveglierà la procura federale
Oltre al procuratore, le Camere eleggeranno i suoi due sostituti, tutti per un periodo di quattro anni. Quanto all'autorità preposta al controllo della procura federale, essa sarà composta da un giudice del Tribunale federale, da uno del Tribunale penale federale, da due avvocati iscritti all'albo e da tre specialisti non membri di una corte federale e non iscritti a un registro cantonale degli avvocati.
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