domenica 5 settembre 2010

Lo smemorato di Mirabello ha parlato!

Gianfranco Fini, terza carica dello Stato, ha detto e non detto. Ha puntualizzato ma non  deciso cosa farà da grande. Continuerà la sua personale guerra di logoramento al Governo e a Berlusconi in  particolare con la speranza che non si vada a votare prima della fine della legislatura e se, in tale attesa, qualche giudice di parte non condanni il Berlusca o, peggio, se qualche acciacco non  porti il Berlusca via dalla scena senza tanti preamboli. 
Lui aspetta, è giovane. Cucinerà Berlusconi ogni giorno a fuoco lento con l'aiuto dell'intellighezia di sinistra. 
Ma gli italiani glielo permetteranno? 
Fini ha detto:  «La mia espulsione un atto degno del peggiore stalinismo. «Governare non vuol dire comandare, bisogna rispettare le opinioni altrui e le istituzioni, a iniziare dal Colle». 
Ma quando era segretario di AN lasciava spazio alle opinioni altrui?

Fini risponda alle due domande di Donna Assunta Almirante: "

"Io, in questo momento, da Fini voglio soltanto due cose. La prima è che si assuma le responsabilità della faccenda di Montecarlo, salvando l'onore di due galantuomini come Pontone e La Morte, che hanno soltanto obbedito ai suoi ordini. E poi voglio che sia fatta chiarezza su tutti i beni che appartenevano al Movimento sociale. Voglio sapere che fine hanno fatto i cento miliardi di lire che c'erano in cassa nel 1988, quando morì Almirante. Perché può darsi pure che Gianfranco sia stato messo in difficoltà dai nuovi parenti. Ma ha un'età, ormai è grandicello, deve sapersi assumere le proprie responsabilità."

Il  direttore di Libero ha fatto bene a mettere nell'home page questo video:
Clicca per vederlo
A sinistra e sotto la nuova compagna di Fini, Elisabetta Tulliani, che si mostra compiaciuta per quello che sta dicendo il suo ultimo uomo dal palco di Mirabello. 

 

 Che non sia lei la ghost writer della traccia del discorso di Fini.