giovedì 22 aprile 2010

Alla radicale d'antan, Emma Bonino,   le puntualizzazioni sulla sua rinuncia ad essere consigliere regionale alla regione Lazio,  e sulle sue assenze al Senato ha fatto intervenire il suo portavoce (pagato da noi), ma la risposta del giornalista dell'Espresso rincara la dose.

Le presenze in Senato di Emma Bonino

di Filippo di Robilant 

Egregio direttore,
in merito all’articolo di oggi 21 aprile dal titolo «Bonino lascia la Regione Lazio e sceglie di restare al Senato dove guida la classifica degli assenti», Le trasmetto la precisazione dell’ufficio stampa del Senato resa pubblica sin da venerdì scorso e che forse le sarà sfuggita. Come può vedere, i vice presidenti, nei turni di presidenza, non partecipano alle votazioni. Aggiungo che gli obblighi di rappresentanza del Senato a cerimonie ufficiali, a Roma o fuori sede, implicano necessariamente un’impossibilità ulteriore di partecipare alle votazioni.
«In relazione alle statistiche pubblicate sul numero de U Espresso, oggi in edicola, dalle quali risulterebbe che, fra i senatori meno presenti in Aula, tre sono vice presidenti dell’Assemblea, l’Ufficio Stampa del Senato ricorda che i vice presidenti sono esclusi dal computo delle presenze e delle votazioni in Assemblea proprio perché, per consuetudine costituzionale risalente al XIX secolo, non possono partecipare alle votazioni quando esercitano le loro funzioni istituzionali. I dati relativi risulterebbero quindi inevitabilmente falsati nel loro significato. Proprio per ragioni di chiarezza, le presenze in Aula dei vice presidenti non sono rilevabili nelle statistiche riportate dal sito internet del Senato».

Filippo di Robilant , portavoce di Emma Bonino

È senz’altro vero che i vicepresidenti del Senato non votano, quando presiedono l’Assemblea, e possono risultare assenti per obblighi istituzionali. Tuttavia ciò non impedisce loro di essere presenti, come senatori, per il tempo che rimane o per gran parte di esso. È il caso, per esempio, di un’altra vicepresidente del Senato, Rosy Mauro della Lega, che risulta aver collezionato il 26,5% di assenze: ben poca cosa al cospetto del 78,2% di Emma Bonino. Alla Camera dei deputati, del resto, i quattro vicepresidenti sono tra i più presenti: Rocco Buttiglione (Udc) ha l’ 11,9% di assenze, Antonio Leone (Pdll1’1,1 %, Maurizio Lupi (Pdl) lo 0,74% e Rosy Bindi (Pd) addirittura zero. La classifica citata- che
è realizzata da OpenParlamento.it tiene, inoltre, conto sia dei turni di presidenza sia degli impegni di «rappresentanza».



da Avvenire del 22 aprile 2010