sabato 10 luglio 2010

Siamo alle solite, qual'è la verità ministro Brunetta? Auto blu: il sospetto dei conti taroccati

Il ministro Brunetta in una trasmissione radiofonica su RTL 102,5 ebbe a dichiarare, trionfalmente, che aveva censito le auto blu in Italia e che erano solo 90.000.  Quindi molte, ma molte di meno delle 600.000 e oltre  che i giornali indicavano e che indignano gli italiani. 
Ma nei conti del ministro c'è qualcosa che non va. Ecco quanto scrive il blog di Panorama.  

Scusate se torniamo sull'argomento (forse per la terza o quarta volta nel giro di poche settimane), ma la storia del numero reale delle auto blu in circolazione è davvero una fissazione. Perché sono il simbolo per eccellenza della casta, se non altro.

Coi vetri oscurati, uno le vede sfrecciare (a spese nostre, ovviamente) laddove un cittadino qualsiasi non potrebbe. E sono persino parecchie. Quante? Secondo i consumatori su e per giù 620 mila. Poi il ministro Brunetta ha fatto un censimento: 90 mila. Possibile? Pare di sì: ha inviato i questionari e per ora un campione pari a oltre il 20 per cento ha risposto. Non tutti, ma un numero comunque sufficiente per azzardare una prima stima.

Poi uno va a rileggere un articolo del Corriere di fine anni novanta e scopre che il parco auto dello Stato si aggirava attorno a 160 mila mezzi, due ruote comprese. Si sono ridotte in dieci anni? A parte i confronti, a qualcuno è sorto più di un dubbio: possibile che i consumatori ne abbiano contate sei volte tanto? Lo ha fatto Libero. Sentite qua: fino a ieri solo un ente su tre ha risposto al questionario. E questo si sapeva. Ma dai questionari si scopre che al ministero degli Esteri ne risulta solo una in uso esclusivo, che Guido Bertolaso non ha l’auto blu e che Sacconi e Galan dovrebbero addirittura prenotarla.

E ancora: Palazzo Chigi ne dichiara 16, ma gli aventi diritto sarebbero in realtà 22, tra premier, ministri senza portafoglio e sottosegretari vari. Nessun dato, inoltre, da 17 regioni. E sì, se le cose stanno così, i conti proprio non tornano. Tanto che un ministro, riporta Libero, avrebbe commentato: “Pare che a Roma non circolino le auto blu. Hanno barato? Allora baro anche io…”.