lunedì 17 maggio 2010

Due cosette di sinistra!

La prima chicca dall'Unità. quotidiano già di proprietà dei comunisti italiani, su cui leggo l'articolo che segue,  riguardante le dichiarazioni di Bersani, attuale segretario nazionale del PD, ovvero degli ex comunisti e democristiani di sinistra.

Bersani sul ddl anticorruzione: «Berlusconi faccia dimettere Bertolaso»
Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, torna a chiedere le dimissioni immediate del sottosegretario con delega alla Protezione civile, Guido Bertolaso. Parlando stamani con i giornalisti durante la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi, Bersani ha ribadito che «Bertolaso si dovrebbe dimettere per il buon nome della Protezione civile, che è una cosa straordinaria e che va messa al riparo dai dubbi. Già da tempo doveva essere avvenuto - ha continuato Bersani - per non lasciar la Protezione civile in questa situazione ambigua e difficile».

A proposito del disegno di legge anticorruzione, Bersani ha osservato che «ora dicono di volerlo rafforzare. Benissimo. Lo voglio credere: se Berlusconi potesse far dimettere intanto qualche sottosegretario che ha lì in giro, sarebbe già una misura anticorruzione. Andiamo un pò al concreto, di chiacchiere siamo stanchi». Sollecitato a fare dei nomi dai giornalisti, Bersani ha parlato, a questo proposito, oltre che di Bertolaso, anche del sottosegretario Cosentino.
da: l'Unità on line del 16 maggio 2010 [Link] 

Ebbene, il Signor Bersani, di cui ho già avuto modo di scrivere poco tempo addietro questo post,  dovrebbe essere così democratico da dimettersi lui per primo, non tano per il fatto che metà dell'affitto di casa glielo pagava il sindacato come ha scritto Feltri il cui articolo l'ho riportato qui, bensì per qualcosa di peggiore di cui ho scritto qui, che riguarda quel tanto urlato CONFLITTO DI INTERESSI che viene continuamente urlato contro Berlusconi, ma che li riguarda  in maniera continua, sfacciata, impunita, incessante e duratura a far data dal 1945 ad oggi.
Una piccola serie fra i tanti d innumerevoli possibili esempi,  ma fra i più gravi,  sono quelli elencati minuziosamente e documentalmente dall'imprenditore Bernardo Caprotti, fondatore e titolare dei supermercati ESSELUNGA.
Chi fosse interessato può leggere qui,  qui, qui, qui e qui,  tutta la storiaccia infame che riguarda: le COOP rosse dell'Emilia Romagna, della Liguria,  il Signor Bersani, all'epoca amministratore in Emilia Romagna e la ex ministra Melandri, alla quale dedico il prossimo post.