martedì 4 maggio 2010

Ma Berlusconi queste cose le sa?

Anche sui giornali di settore la notizia è a tutta pagina:

Auto blu, immunità per chi le guida
Una proposta del Pdl, che prevede una patente speciale per gli autisti delle vetture di servizio, accende la polemica sulla casta politica.

Ebbene; soltanto due anni fa ci fu lo SCOOP-scandalo (si fa per dire) col quale venimmo a sapere che in Italia abbiamo da soli più auto blu di tutti e nove i Paesi più industrializzati del pianeta messi insieme. 
Cosa è stato fatto da allora per diminuirle, oltre a leggere l'indignazione di stile dei soliti soloni: NULLA. 
I nostri pOLITICANTI sanno bene che gli italiani hanno la memoria corta e quindi, adesso voglino far diventare le loro auto blu con autista pagate da noi, immuni da tutto. 
Ma per legge i cittadini non sono tutti uguali e con pari diritti? No ci sonio quelli che, come gli sceriffi di altri tempi, AVRANNO LICENZA DI ANDARE VELOCI E D'UCCIDERE, COME OGNI TANTO GIà AVVIENE. 
LICENZA SANCITA PER LEGGE!

Ecco l'articolo:

C'è la firma del Pdl su un emendamento approvato in Commissione al Senato, che prevede l'immunità da infrazione per i conducenti delle auto blu, le vetture con cui politici, ministri e uomini delle istituzioni si spostano per le strade di ogni Comune e Provincia d'Italia.

Una proposta che manco a dirlo ha scatenato una polemica contro la Maggioranza accusata di voler ancora una volta favorire "la casta", dimenticandosi dei comuni cittadini che tutti i giorni usano l'auto per muoversi e andare al lavoro (in Russia di recente è stata organizzata una protesta a livello nazionale). L'emendamento prevede in particolare l'introduzione per i conducenti di una patente speciale (come quelle professionali per autisti di bus) da cui sottrarre i punti in caso di violazione del codice della strada e che quindi preserva la normale licenza di guida degli autisti.

Dal Pdl il senatore Cosimo Gallo ha provato a difendere la proposta asserendo che l'obiettivo principale è evitare che a pagare sia "il solito povero cristo". "Spesso è il politico a chiedere all'autista di accelerare, magari perché l'aereo è arrivato in ritardo e c'è un appuntamento importante - afferma Gallo - Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull'autista". Con l'emendamento, precisa, si eviterebbe solo la sottrazione di punti, ma non la multa.
 
L'idea però non è piaciuta all'opposizione che si è dichiarata assolutamente contraria. "E' un emendamento che non sta né in cielo e né in terra - afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI - Federazione della sinistra - dal momento che le regole del codice della strada vanno applicate a tutti, indipendentemente da chi, politico o no, è in macchina in quel momento insieme all'autista. Chi l'ha concepito e sostenuto, evidentemente, ha un'idea del potere pacchiana. E' l'ennesima operazione da casta di una maggioranza che si crede superiore alla legge anche quando sta in un'automobile. Più che per tutelare gli autisti, la norma è concepita per garantire l'impunità dei potenti".

[Fonte